Non esiste solo il polietilenete, che ha dimostrato di essere inadeguato per garantire una buona vita media all'olio. Oggi ci sono materiali alternativi, come polipropilene e polilattico. Non sono inerti e forse potrebbe essere un bene
Come si conserva l'olio d'oliva nella plastica? Male.
E' questa la risposta fornitaci da una ricerca spagnola che si è presa la briga di confrontare la qualità degli extra vergini, a 3 e 6 mesi, conservati in diversi materiali.
I parametri presi in esame sono stati: acidità, indice di perossidi, coefficienti di assorbimento K270 e K230, percentuale di umidità, impurità (%), contenuto di fenoli, indice di iodio, indice di saponificazione, indice di colore e grassi.
I cinque contenitori in cui è stato conservato l'olio per i test sono stati: bottiglia trasparente in PET (polietilene), bottiglie in PET (coperto con foglio di alluminio), bottiglia di vetro, latta, e Tetra-brik. I risultati hanno mostrato una graduale perdita di qualità durante la conservazione, soprattutto nelle bottiglie di plastica.
La plastica, rispetto al vetro o alla latta, possiede indubbi vantaggi di praticità e infrangibilità. Risulta un materiale molto comodo, soprattutto per le spedizioni.
C'è anche da dire che le plastiche non sono tutte uguali e se il PET si è dimostrato scarsamente adatto a conservare l'extra vergine in maniera ottimale, altri materiali potrebbero fornire migliori risultati.
Alcuni ricercatori hanno voluto studiare come l'olio si può conservare a contatto con polipropilene (PP) e polilattico (PLA), materiali adatti per farne contenitori per l'olio.
In questo caso la tecnica analitica utilizzata è stata la spettroscopia a fluorescenza 3D front face, che ha permesso di comprendere che i materiali provati non sono inerti.
Infatti nel test, che ha simulato, in condizioni accelerate, la conservazione dell'olio, è stato notata la migrazione, dalla plastica all'olio, di sostanze con un effetto antiossidante. Sulla base dei segnali fluorescenti i ricercatori hanno dedotto che l'olio d'oliva conservato i PP o PLA aveva tassi di invecchiamento più lenti rispetto a quelli dell'olio testimone.
I valori di acidità e perossidi hanno poi convalidato la tesi che in polipropilene e polilattico la degradazione dell'extra vergine è più lenta.
I ricercatori non si sono invece espressi circa la possibilità che la plastica possa trasferire anche composti tossici o potenzialmente nocivi all'olio extra vergine d'oliva.
Amine Kassouf, Maria El Rakwe, Hanna Chebib, Violette Ducruet, Douglas N. Rutledge, Jacqueline Maalouly, Independent components analysis coupled with 3D-front-face fluorescence spectroscopy to study the interaction between plastic food packaging and olive oil, Analytica Chimica Acta, Available online 21 June 2014, ISSN 0003-2670
Ana Isabel Méndez, Elena Falqué, Effect of storage time and container type on the quality of extra-virgin olive oil, Food Control, Volume 18, Issue 5, May 2007, Pages 521-529, ISSN 0956-7135
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