Un po’ berlina e un po’ crossover, la nuova C4X è disponibile fin dal lancio anche nella versione full electric da 136 Cv: confort e tenuta di strada le sue doti migliori. Bene anche le prestazioni, nonostante il peso, se si opta per la modalità Sport ...
Citroën e dunque tutto il gruppo Stellantis, hanno scelto Madrid e dintorni per testare pregi ed eventuali difetti della nuova arrivata. Che viene, ormai scontatamente, proposta nella versione totalmente elettrica, ma anche a benzina e diesel, ma non ibride. I numeri della versione elettrica parlano di una potenza di 100 kW, ovvero 136 Cv, una ricarica che avviene in 30 minuti fino all’80 per cento ma con un caricatore da 100 kW, 360 km di autonomia e batterie da 50 kWh. Garantite 8 anni o per 160.000 chilometri.
Volendo c’è un caricatore trifase da 11 kWh (a 300 euro) che consente il “pieno” in cinque ore. Il design che accomuna tutte le motorizzazioni deriva dalla versione e cinque porte. Qui, invece, abbiamo, un accenno di coda che può far pensare ad un mix tra berlina e crossover. Abbiamo provato più a lungo la versione elettrica, che come accade nel settore delle auto a basso impatto ambientale ha il difetto di non essere proposta ad un listino non così popolare. Si parte infatti da 38.800 per la versione Feel (non comprensivo, però, di incentivi) che offre il clima bizona, il display centrale da 10”, un cruscotto digitale di 5,5” piuttosto piccolo e non molto facile a livello di visualizzazione, la frenata automatica di emergenza, ma a velocità basse, e il sistema che mantiene la vettura in corsia. Da rilevare una plastica piuttosto povera utilizzata per plancia e pannelli.
Una volta alla guida si apprezzano subito i sedili estremamente confortevoli (e non potrebbe essere altrimenti vista la storia e il Dna del marchio) battezzati dalla Casa “Advanced Comfort”, realizzati con schiuma ad alta densità e, negli allestimenti più ricchi (il listino arriva fino a 42.300 euro con l’allestimento Shine Pack) anche riscaldabili e con funzione “massaggio”. Su strade particolarmente scivolose, vista la nevicata e il terreno ghiacciato nel corso del primo test, il comportamento della ë-C4X è stato più che soddisfacente, dimostrando di aver raggiunto un ottimo compromesso tra tenuta di strada e comfort. Utilizzando la funzione “Sport” le prestazioni sono anche brillanti, nonostante il peso elevato.
Però i 360 chilometri di autonomia non si sono raggiunti nel percorso programmato, comprensivo di strade cittadine, statali e autostrada. La percorrenza reale è stata di circa 250 chilometri, ma la cosa non deve stupire, vista anche la temperatura esterna piuttosto bassa. In quanto all’abitabilità è buona anche per 5 passeggeri con un vano di carico di 510 litri. La commercializzazione inizia ai primi di marzo, ma è difficile prevedere una prevalenza della versione elettrica. La stessa Citroën punta per il nostro mercato sulla versione a benzina Pure Tech 100, spinta da un 1.2 litri turbo, 3 cilindri, da 100 Cv, proposta nella versione d’attacco a 25.300 euro, un listino decisamente competitivo.
A nostra disposizione la versione più potente, Pure Tech EAT8, sempre 1.2 litri turbo ma con 130 Cv e cambio automatico a 8 rapporti, rapidissimo negli innesti e molto divertente utilizzando la modalità “Sport”. Il listino parte da 29.300 euro. Non mancano nemmeno le motorizzazioni diesel, con il 1.5 BlueHDi, sempre con 130 Cv (da 30.300 euro) appetibili per le flotte ma anche per il privato. Che crede ancora giustamente in questo tipo di alimentazione.
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